Voglio
quella foto. Ma andare a casa sua... Va bè io ci vado, prendo la
foto e me ne vado.
Per
prima cosa mi dirigo a scuola, arrivata in classe mi siedo. Alla
prima ora c'è arti figurative e ho intenzione di andare sul tetto e
disegnare cosa si vede dalla parte opposta, che ho disegnato lo
scorso Martedì. Questo mi ricorda la prima volta che ho incontrato
Roxas. Apro la porta, mi guardo in torno, poi la richiudo, mi giro e
non vedendo Kisata lì di fianco, mi rattristisco un po', credo che
una parte di me sperava ci fosse.
Preparo
tutto l' occorrente e incomincio a disegnare. Dopo una mezz'oretta
circa, sento una voce << Buongiorno, anche oggi qui sul tetto
eh? >> Mi volto, è Roxas che era salito sulla tettoia, a
dormire. << E tu sempre a dormire? >> gli rispondo io.
Lui mi sorride, chiude gli occhi e mi chiede << Allora, quando
verrai a casa mia a prendere la foto? io ti aspetto con ansia >>.
Di nuovo, il cuore incomincia a battermi fortissimo, non so se devo
essere felice o triste quando dice quelle frasi << Oggi va
bene? >> gli dico io decisa. Lui mi guarda stupito e risponde
<< Si, si, ma ti avverto, stai attenta a mio fratello, ti
potrebbe stare simpatico, ma ci proverà comunque >>. <<
Ok, ma provarci in che senso? >> chiedo io preoccupata. Lui mi
risponde un po' indignato << Lo scoprirai >>. Dalla sua
faccia, suo fratello sembra promettere guai.
Così
appena suona la campanella dell' ultima ora mi dirigo insieme a Roxas
a casa sua.
È
un palazzo molto bello, è il figlio del preside e sarà ricco... Ora
che ci penso, se è ricco ed entro in casa sua così senza preavviso
farò la figura da puttanella. Cacchio, è troppo tardi per tirarmi
indietro, speriamo non pensino male di me, se sarà così gli farò
cambiare sicuramente idea è deciso. Roxas bussa alla porta, che poco
dopo si apre e vedo un tizio senza la maglietta con un fisico da
urlo, uno strafigo in poche parole. Il ragazzo dice sorridendo <<
Bentornato a casa onii-chan, quella è una tua amica? Vedo che stai
seguendo la retta via, e bravo il mio fratellino >>. <<
Si si fratellone continua a fantasticare >> ribatte Roxas. Ma
che voleva dire con "vedo che stai seguendo la retta via",
speriamo bene. << Comunque piacere di conoscerti io mi chiamo
Ace Kisata >>. Cosa? Ace? Guardo Roxas con uno sguardo
sospettoso e lui si volta facendo finta di non capire. <<
Piacere mio, io mi chiamo Shiro Katsuto >> gli rispondo.
Entriamo
dentro la casa, le pareti sono tutte di colore opaco tranne quelle
del salotto che sono di un bellissimo bordò. I mobili sono in ordine
e puliti, probabilmente avranno una domestica (ma quanto cavolo sono
ricchi?). << Shiro ti va di giocare a Mario Kart 8 per la Wii
U? >> mi chiede Roxas. << Va bene...ma dopo dammi la foto
>> gli rispondo io. Non potevo rifiutare una richiesta così
allettante, non ce l' ho a casa quel gioco e ho sempre desiderato
giocarci. << Si, signora! >> risponde Roxas ridendo. Così
appena abbiamo iniziato a giocare, anche con Ace, sono rimasta subito
rapita dal gioco e non riuscivamo più a smettere di fare partite.
Dopo
circa di ore di fila di gioco, ci fermiamo sfiniti, Roxas va un
attimo in bagno. è stato uno spasso e non riesco più a smettere di
sorridere, mi volto ed Ace è vicinissimo intento a baciarmi. Cosa?
Di nuovo! Ma vaffanculo!!! E come la scorsa volta tiro un bel calcio
negli stinchi e pare che anche questa volta abbia funzionato. <<
Ma perché!? In questa famiglia ci sono solo yakuza! >> urlo io
sconvolta. Poi arriva il padre di Roxas, con un aria sorpresa dice <<
Ace...ma come sei stato rifiutato, è la prima volta che succede >>.
Cosa!? Déjà vu, la testa mi scoppia, quello allora è un don
giovanni, come è possibile...sarà figo, ma le ragazze d'oggi sono
tutte così puttane? Che tristezza. Poi sentiamo un gran trambusto e
poco dopo arriva Roxas senza maglietta. Cavolo...che vergogna vedere
una scena così assurda e intanto avere il cuore che batte a mille
solo perché mi sono innamorata di un idiota.
Dopo
un paio di minuti quando la situazione si è calmata, e Roxas ha
deciso di mettersi qualcosa addosso, io mi avvicino a lui e gli
"ordino" di darmi la foto. << Va bene, va bene te la
do >> risponde lui. Dopo entra dalla porta d'ingresso una bella
donna, vestita in modo elegante. Credo che sia la preside, speriamo
che almeno lei sia una persona normale. << Oh, tu devi essere
Shiro >> dice lei appena mi vede. << Si, sono io... >>
le rispondo io un po' confusa. << Piacere di conoscerti io sono
Eiko Kisata, nonché la preside della tua scuola, ma lasciamo
perdere, ho parlato con tua madre, sai siamo amiche di vecchia data,
ha detto che è partita per una lunga una vacanza negli Stati uniti
e, visto che tuo fratello si è trasferito in America, mi ha chiesto
se ti potevamo ospitare a casa nostra finché non lei ritornata qui,
e io ho ovviamente accettato, domani andremo a prendere i tuoi
bagagli così potrai trasferirt...così potrai restare in questa casa
senza avere problemi, quindi fai come se fossi a casa tua >> mi
dice lei con un sorriso smagliante. C...c...co... COSA!?
Ecco
così la mia vita venne stravolta in un momento, di nuovo. Da oggi in
poi la mia vita sarà sicuramente molto più incasinata, lo so.
Nota
dell' autore: (questa è la prima volta che scrivo ai lettori) Mi
spiace per non essere riuscita a fare questo capitolo più lungo, ma
spero comunque che vi sia piaciuto. Sapete quando, prima di
pubblicarlo, ho riletto il capitolo, rileggendo la frase "così
appena abbiamo iniziato a giocare, anche con Ace" ho pensato
emozionatissima "magari potessi mettermi a giocare veramente con
Pugno di Fuoco".
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