sabato 29 novembre 2014

Un sogno che diventa reale Capitolo 9

Ecco il nono capitolo :D
Negli ultimi tempi mi sembra più faticoso trascrivere il capitolo sul computer che farlo -3-





Dopo quella dura nottata inizia un nuovo giorno. Scarlet ed io ci dirigiamo a scuola in fretta e furia visto che siamo un po' in ritardo. Appena in tempo riusciamo ad entrare, prima che chiudessero i cancelli, guardiamo in alto nella nostra classe e vediamo che lì c'è molto trambusto, corriamo in classe per capire cosa stesse succedendo e vedo fuori dalla porta Roxas che guarda dentro l'aula con uno sguardo strano. Vado vicino a lui e gli chiedo << Che succede Roxas? >>. Poi guardo dentro la classe e vedo Ace e Kuro che si stanno picchiando. Che succede? Perché? << Sai Shiro, stamattina Ace mi ha chiesto di mostrargli la mia classe, così siamo andati a scuola prima e appena ho salutato Kuro e gliel'ho presentato, lui l'ha preso a pugni >> mi risponde Roxas. Non ha senso, perché? << Basta! Smettetela! >> urla Erza ai due. Ace si gira e guarda Scarlet con una faccia malinconica, poi si volta di nuovo, corre verso la finestra aperta e salta. Ma che... mi dirigo in fretta e furia a guardare fuori dalla finestra e vedo che Ace, come un ninja riesce ad aggrapparsi a un ramo di sotto. << Sapete lui è un grande sportivo >> dice Roxas per spiegare la situazione. << Si certo come se tutti gli sportivi sapessero sopravvivere ad una caduta dal quarto piano >> Gli rispondo. << Ma lui è mio fratello, è ovvio che sappia fare cose grandiose >> Sfacciato...
<< Kuro, stai bene? >> chiede Erza preoccupata. << Scusa, non so perché l'abbia fatto, stamattina sembrava tranquillo >> aggiunge Roxas. Kuroi un po' stordito risponde << Naaah, non ti preoccupare, in fondo, credo di meritarmelo >>.
Dopo la scuola, mentre torno a casa, vedo Ace seduto in una panchina di un parco giochi con lo sguardo nel vuoto, mi avvicino a lui e dico cercando di cambiare la mia voce << Sta bene signore? >>. Lui mi guarda e risponde << Non lo so, mi sento strano >>. << Bé picchiare uno studente delle superiori senza motivo, direi che è parecchio strano >> affermo io. << Già... è che, dopo aver sentito quello che ha detto Scarlet di San Valentino non so perché ma ho desiderato picchiare quel Kuro. Shiro, mi sai spiegare perché? Perché ho voluto farlo, perché ogni volta che vedo Erza sento una stretta al cuore? Appena l'ho vista, anche se non la conoscevo, ho sentito subito il bisogno di starle accanto >>. Ha sentito il discorso di ieri... Certo che adesso, Ace, è molto kawaii (carino), sarà perché non fa la solita faccia da duro. << Sarà amore a prima vista, bé ti auguro buona fortuna. Ah, approposito domani devi venire a scuola a scusarti con Kuro, ciao >> rispondo io con un sorriso smagliante. << Eh, cosa? Aspetta Shiro, non posso, và contro il mio codice d'onore... Mai chiedere scusa. È un segno di debolezza! >> ribatte lui. Allora io continuando a camminare rispondo ironicamente << Come disse il grandissimo Leroy Jethro Gibbs >>.
E così il giorno dopo Ace viene con me e Roxas a scuola e si scusa con Kuro.
Spero che vada bene sia per Erza che per Ace, e chissà magari che si mettano insieme quei due. Però se ci sposassimo entrambe con i Kisata saremo parenti...Bé in fondo non è che cambi molto. Sposarmi con Roxas...sarebbe bello, ma è da un po' che non abbiamo parlato di noi due, questo mi rattrista ma non mi arrendo. In fondo la speranza è l'ultima a morire no?



Nota dell'autore: Per chi non lo sappia Leroy Jetrho Gibbs è un personaggio della serie TV N.C.I.S (ovvero uno dei miei amatissimi polizieschi), lui ha come un codice d'onore che deve sempre rispettare e in questo codice ci sono tante regole tra cui la sesta è Non chiedere mai scusa, è segno di debolezza.

Nessun commento:

Posta un commento