Stesso dolore, modo di pensare diverso
Ho pensato molto, guardando
Zetsuen no Tempest, sui personaggi Yoshino e Mahiro.
Ho riflettuto sull’ obbiettivo
di Mahiro ovvero, vendicare la morte Aika. Vedendo l’ anime (o manga) capisci
che ci sono persone che farebbero qualsiasi cosa per vendetta. Se si perde
tutto quello che si ha di più caro, si potrebbe agire come Mahiro, odiare il
mondo che ti ha fatto soffrire e pensare solo alla vendetta, fare del male ha
chi ti ha rubato coloro che ami.
Però si può agire anche come
Yoshino, io ho sempre pensato come lui…
Se, ad esempio, ti muore
qualcuno che ami o ti succede qualcosa di tragico che non potrà mai essere
cambiato, che senso ha piangere o vendicarsi, intanto anche se piangi o ti
vendichi non cambierà niente.
La differenza tra me e
Yoshino è che io non riesco a non versare delle lacrime quando mi succede
qualcosa di molto brutto, lui, invece, è una persona più forte e ce la fa a
resistere (fino a quando cede davanti ad Hakaze). Comunque penso che a volte fa
bene piangere, anche se dopo il dolore rimane è più lieve.
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